venerdì 26 agosto 2011

festa dell'agricoltura:-la polenta..storia e teorie


questo tratto e' stato scritto da stefania camaioni ....gli altri dame tratti dal cim magazine 2009

termine "polenta" ha origini latine: deriva da "puls".
to a base di farro molto somigliante alla moderna polenta. In realtà, la polenta, intesa come la conosciamo noi, non si poté produrre prima della scoperta dell'America, quando Colombo importò il mais in Europa. Considerata a lungo cibo dei poveri, e spesso unico alimento dei contadini, in seguito, all'opposto, il consumo di polenta è stato a lungo evitato a causa del suo elevato contenuto calorico. La polenta contiene poche vitamine PP (1,90mg), ma tanta vitamina A (67mg), fosforo (99mg), potassio (130mg), calcio (6mg), ferro (1,8mg), carboidrati (360 calorie per 100gr di prodotto). Ottimo l'abbinamento con cibi ricchi di proteine di cui è carente (8,74 gr. per 100 gr. di polenta), quindi basta condirla con un ragù di carne o pesce, legumi, formaggi...
Esistono vari tipi di farine per polenta.
Le più conosciute sono:
1) la farina gialla: fatta con mais giallo. Prima dell'avvento del mais la si faceva con farina di cereali;
2) la farina bianca: tipica soprattutto nel nord, fatta con mais bianco o miglio, ma quest'ultimo veniva usato in modo particolare nell'antichità;
3) la farina saracena: ottenuta mescolando farina di grano saraceno e farina di mais bianca;
4) farina di fagioli: ottenuta cuocendo i fagioli in brodo e passandoli al setaccio. Si aggiunge la farina gialla di mais e si prosegue come una normale polenta.
5) la farina di mais giallo mischiata con la farina di grano saraceno: la c.d. polenta taragna, tipica della Valtellina ed ottima sia con vari tipi di carne che con tutti i tipi di formaggio.
La polenta si definisce "bramata" quando si vuole un po' rustica e si usa una farina più granulosa, mentre per una polenta più delicata si usa il "fioretto", una farina finissima. La si può fare morbida e cremosa o dura da poter tagliare a fette, tutto dipende dalla quantità di acqua e farina che useremo nel farla.


Secondo un'altra teoria 

Rossella Bortoluzzi"Secondo un'altra teoria, "pulint" e' un antico vocabolo caucasico risalente al V sec. d.C.
Questo significherebbe che la polenta e' nata ben prima delle scoperte di Colombo.
Si dice che Attila, e prima di lui le onde barbariche, avessero introdotto nei paesi conquistati le loro abitudini alimentari e quando arrivarono in Veneto, avendo poche risorse alimentari, si ingegnarono nella costruzione di reti per la pesca del bisato che abbinavano ad un composto di " farina di grano,acqua calda e sale": Fu così che nacque il piatto polenta e bisato......"


"ea poenta del contadin" 

Rossella BertoluzziIngredienti:
farina gialla; 3/4l di latte; sale; olio; 150 di prosciutto cotto o lardo; foglie di salvia e rosmarino; fegatini misti (coniglio,colombo-pollo o gallina-durelli); brodo; conserva
Per la polenta, rispetto alla ricetta tradizionale sostituiamo meta' dell'acqua con la stessa quantita' di latte, e procediamo. Io uso la pentola a pressione per accelerare i tempi.
Facciamo del brodo con i fegatini, un gambo di sedano, mezza cipolla, una carota ed un osso, oppure un pezzo di gallina, e sale. In una padella facciamo rosolare il prosciutto, o il lardo, assieme alla cipolla; aggiungiamo due mestolini di brodo, la conserva, i fegatini, la salvia e poco rosmarino.
Facciamo sobbollire il sugo per 25' circa a fuoco dolce, aggiungendo qualche mestolo di brodo se dovesse asciugarsi. Ora che la polenta e' pronta, la mettiamo sul tagliere posizionadoci sopra l'intingolo di fegatini. Noi veneti affianchiamo a questo piatto un buon rosso;.


dolci con la farina di polenta: sono tipici di venezia si chiamano "zaeti"... poi c'e' la torta sbrisolona... i biscotti "le bricole"....e l'ingrediente segreto per i "buranelli" e' proprio il fioretto di polenta gialla... Infine ho un'antica ricetta degli "storti", tipici biscotti della tradizione veneziana....abbiamo sia i zaeti de miran sia i saeti de venexia



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