giovedì 1 settembre 2011

la serenissima:bigoli in salsa......


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La storia: I bigoli sono probabilmente la pasta più tradizionale del Veneto, un prodotto di tradizione contadina in uso fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. La leggenda vuole che nel 1604 un pastaio di Padova, detto “Abbondanza”, venne autorizzato dall’allora Consiglio del Comune a godere del brevetto di un macchinario per lavorare la pasta, usando frumento padovano. Il signor Abbondanza riuscì a produrre con questo macchinario anche vermicelli ed altri tipi di pasta lunga. La predilezione dei padovani cadde sui “bigoli” una sorta di spaghettoni, tutti tondi, divenuti appunto la pasta tipica veneta. Da quasi 30 anni si svolge a Zanè (VI), la sagra dei “bigoi co l’arna” cioè i bigoli con il sugo di anitra.

Descrizione del prodotto: I Bigoli sono spaghetti di grosse dimensioni (il diametro è circa 2 millimetri), lunghi 20-25 cm e preparati con farina bianca, burro, latte e uova di anatra o di gallina. Un tempo le famiglie più modeste omettevano l’aggiunta di uova e burro, oggi usati per rendere l’impasto più morbido. La variante “bigoi neri” viene ottenuta con farina integrale o aggiungendo all’impasto del nero di seppia.

Processo di produzione: L’impasto ottenuto amalgamando e lavorando per circa 20 minuti gli ingredienti, viene immesso in un apposito torchietto di bronzo chiamato “bigolaro” e pigiato: da questa operazione si ricavano questi spaghetti ruvidi e grossolani. Il prodotto viene quindi messo a riposare ed asciugare su appositi teli infarinati per circa 24 ore.

Reperibilità: Diffusissimi in quasi tutta la regione, i bigoli si trovano in commercio presso la maggio parte dei negozi alimentari e si trovano spesso nei menu di ristoranti e agriturismi.

Usi: I bigoli vanno consumati, dopo una breve cottura in acqua. Il condimento tradizionale dei bigoli è quello a base di frattaglie di anatra cotte con burro, olio, sale e un’aggiunta del brodo di anatra nel quale viene fatta bollire la pasta. Ma sono molto famosi anche i bigoli “in salsa”, conditi con un sugo a base di cipolle soffritte, olio e acciughe.e questa e' la mia ricetta....

questa storia e' stata trovata viaggiando nel web..io grande appassionate di storia...
Tempo di cottura: 3 ore
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Ingredienti

  • acciughe...io uso quelle sott'olio
  • cerchiamo che siano acciuche e non allacce o latri derivati,cerchiamo di non usare la psta di acciughe sopratutto se viene dall'estero e nessun surrogato di olio...
  • l'olio deve essere extravergine e le acciucghe devono essere in olio d'oliva.....
  • vino bianco o prosecco
  • cipolla bianca
  • sale non lo mettiamo perche' di solito le nostre acciughe sono gia' salate che basta
  • a chi piace un po di pepe

Istruzioni

  1. tagliamo le nostre cipolle finemente,diciamo 3 belle cipollone
  2. in una padella con olio extravergine d'oliva le facciamo apassire,quando prendono leggermente un po di colore sfumiamole con vino e aggiungiamo le nostre acciughe con il suo olio ,allunghiamo con un mestolino di acqua ,mettiamo il nostro coperchio e lasciamo che appassiscono a fiamma lenta.....
  3. il tutto affinche' non diventa salsa.....deve essere un tutt'uno ...non si deve vedere ne la cipolla ne le acciughe,NON SI TRITANO NEL FRULLATORE E' UAN COSA DA NON FARE,SI LASCIANO E SI AMALGANO DURANTE LA FASE DI COTTURA.....NOI VENEZIANI LE FACCIAMO APPASSIRE ANCHE PER CIRCA 3 ORE ..INFATTI LA COTTURA VA LENTA E CI VA IL COPERCHIO MI RACCOMANDO...QUESTE SONO COME LE FACCIO IO....

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