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Una critica | 2 commenti
la fugassa,un pan dolce,In terra veneta non c’è Pasqua senza la “focaccia”, dolce tradizionale che può assumere anche la forma di “colomba”, e al giorno d'oggi anche di una fugassa natalizia,come dolce per la merenda dei piu' piccoli,confezionata, naturalmente, con lo stesso tipo di pasta. La tradizione è antichissima e risale alle prime feste cristiane in ricordo della Resurrezione di Gesù, quando la ricorrenza era celebrata con straordinaria solennità in tutte le comunità cristiane.
Nel Veneto il Cristianesimo è arrivato prestissimo, già in epoca apostolica, non da Roma ma da Alessandria d’Egitto, la più colta e raffinata città mediterranea. La nostra regione fece proprie alcune delle tradizioni orientali, come il pane benedetto di NATALE, il pane dolce di Pasqua, nonché le uova, simbolo della primavera e della vita che rinasce nella natura e nel Cristo risorto. Il pane dolce di Pasqua O DI NATALE è stato poi variamente interpretato dalle diverse comunità cristiane, anche in terra veneta, dove il dolce risulta più semplice rispetto ad altre regioni italiane
Si tratta di un pane arricchito con vari ingredienti: farina, zucchero, burro, lievito e uova. L’origine del dolce è comunque avvolto nella leggenda, ma sembra che l’idea di questo “pane dolce” sia venuta ad un antico fornaio trevigiano: lavorò la sua pasta di pane con burro , uova e miele (qualche volta mandorle) sino ad ottenere un dolce soffice e leggero, che regalava ai suoi clienti in occasione delle feste pasquali. La tradizione vuole anche che la “fugassa”, un tempo, venisse preparata in occasioni di fidanzamenti e donata alla famiglia della ragazza con dentro nascosto l'anello di fidanzamento; ora si trova tutto l'anno nei panifici e raramente si prepara in casa a causa della lunghezza del procedimento. E’ un dolce complesso che richiede una lunga lievitazione, con pause adeguate (almeno tre di circa tre ore ciascuna), per ottenere una pasta molto soffice e leggera che, alla fine, sia che venga cotta in stampi circolari o in quelli a forma di colomba, verrà glassata con un composto a base di uova, di mandorle pelate, generalmente tritate ma anche divise a metà, e zucchero in granella.
Per accompagnare questo dolce il Veneto ha molti vini adatti, come il Prosecco superiore di Cartizze, il Moscato Fior d’Arancio dei Colli Euganei, il Recioto di Gambellara spumante, il Recioto di Soave. Ancora una volta, nella solennità cristiana DI PASQUA O NATALE, ci sarà ovunque nel Veneto gran festa, se nelle tavole sarà presente questo dolce tradizionale, legame con una storia bimillenaria, segno di identità e prezioso collante d’umanità, vedendo gioiosamente riuniti attorno alle tavole della festa famiglie, parenti e amici, come raramente succede negli altri giorni dell’anno
ORA VEDREMMO LE FUGASETTE VENEXIANE QUELLE DI TUTTI I GIORNI,BUONISSIME NELLA CARTELLA DEI VOSTRI FIGLI,PRESENTATA SUL PIATTO MONOPORZIONE AL RISTORANTE O DA REGALARE SULLE TAVOLE DI NATALE,IL GIORNO DEL GRAN PRANZO,O A PASQUA...INFATTI COME DESCRITTO POCANZI IL DOLCE SAREBBE PASQUALE MA SULLE TAVOLE DEI VENEZIANI SI DELIZIA TUTTO L'ANNO....
INFATTI NON C'E' PANIFICIO O PASTICCERIA CHE NON LE PROPONGA TUTTI I GIORNI CON UN BUON CAPUCCINO O CAFFE'.....INTANTO VEDIAMO QUESTA RICETTA QUELLA DELLE VENEZIANE...PICCOLE FUGASETTE RIPIENE DI CIO' CHE VOLETE BIZZARIRSI
FONTE DELLA STORIA VIAGGIANDO IN INTERNET,IUN PO QUI UN PO LI,E UN PO ME
Nel Veneto il Cristianesimo è arrivato prestissimo, già in epoca apostolica, non da Roma ma da Alessandria d’Egitto, la più colta e raffinata città mediterranea. La nostra regione fece proprie alcune delle tradizioni orientali, come il pane benedetto di NATALE, il pane dolce di Pasqua, nonché le uova, simbolo della primavera e della vita che rinasce nella natura e nel Cristo risorto. Il pane dolce di Pasqua O DI NATALE è stato poi variamente interpretato dalle diverse comunità cristiane, anche in terra veneta, dove il dolce risulta più semplice rispetto ad altre regioni italiane
Si tratta di un pane arricchito con vari ingredienti: farina, zucchero, burro, lievito e uova. L’origine del dolce è comunque avvolto nella leggenda, ma sembra che l’idea di questo “pane dolce” sia venuta ad un antico fornaio trevigiano: lavorò la sua pasta di pane con burro , uova e miele (qualche volta mandorle) sino ad ottenere un dolce soffice e leggero, che regalava ai suoi clienti in occasione delle feste pasquali. La tradizione vuole anche che la “fugassa”, un tempo, venisse preparata in occasioni di fidanzamenti e donata alla famiglia della ragazza con dentro nascosto l'anello di fidanzamento; ora si trova tutto l'anno nei panifici e raramente si prepara in casa a causa della lunghezza del procedimento. E’ un dolce complesso che richiede una lunga lievitazione, con pause adeguate (almeno tre di circa tre ore ciascuna), per ottenere una pasta molto soffice e leggera che, alla fine, sia che venga cotta in stampi circolari o in quelli a forma di colomba, verrà glassata con un composto a base di uova, di mandorle pelate, generalmente tritate ma anche divise a metà, e zucchero in granella.
Per accompagnare questo dolce il Veneto ha molti vini adatti, come il Prosecco superiore di Cartizze, il Moscato Fior d’Arancio dei Colli Euganei, il Recioto di Gambellara spumante, il Recioto di Soave. Ancora una volta, nella solennità cristiana DI PASQUA O NATALE, ci sarà ovunque nel Veneto gran festa, se nelle tavole sarà presente questo dolce tradizionale, legame con una storia bimillenaria, segno di identità e prezioso collante d’umanità, vedendo gioiosamente riuniti attorno alle tavole della festa famiglie, parenti e amici, come raramente succede negli altri giorni dell’anno
ORA VEDREMMO LE FUGASETTE VENEXIANE QUELLE DI TUTTI I GIORNI,BUONISSIME NELLA CARTELLA DEI VOSTRI FIGLI,PRESENTATA SUL PIATTO MONOPORZIONE AL RISTORANTE O DA REGALARE SULLE TAVOLE DI NATALE,IL GIORNO DEL GRAN PRANZO,O A PASQUA...INFATTI COME DESCRITTO POCANZI IL DOLCE SAREBBE PASQUALE MA SULLE TAVOLE DEI VENEZIANI SI DELIZIA TUTTO L'ANNO....
INFATTI NON C'E' PANIFICIO O PASTICCERIA CHE NON LE PROPONGA TUTTI I GIORNI CON UN BUON CAPUCCINO O CAFFE'.....INTANTO VEDIAMO QUESTA RICETTA QUELLA DELLE VENEZIANE...PICCOLE FUGASETTE RIPIENE DI CIO' CHE VOLETE BIZZARIRSI
FONTE DELLA STORIA VIAGGIANDO IN INTERNET,IUN PO QUI UN PO LI,E UN PO ME
Tempo Preparazione: 8 minuti
Tempo di cottura: 30/40 minuti
Marcatori (Tags): |
Ingredienti
- 500 GR DI FARINA
- 1 BUSTA DI LIEVITO DI BIRRA
- 50 GR DI ZUCCHERO
- VANILLINA
- UN LIMONE
- 4 UOVA(DUE INTERE E DUE ROSSI)MI RACCOMANDO PER LE UOVA USIAMO QUELLE DI PASTA GIALLA
- UN CUCCHIAIO DI SALE
- 75 GR DI BURRO
- 270 ML DI LATTE DI LATTE TIEPIDO
- E GRANELLA DI ZUCCHERO
- PER IL RIPIENO
- NUTELLA
- ZABAIONE
- CREMA PASTICCERA
- SE NON AVETE TEMPO..SI POSSONO USARE I PREPARATI....
- LA RICETTA INVECE DELLA FUGASSA ORIGINE PATRIZIA
- Ingredienti e dosi:
- 450 g di farina,
- 125 g di burro, 125 g di zucchero,
- 20 g di lievito di birra,
- 40 g di mandorle,
- 5 uova,
- aromi veneziani,
- 1 bicchierino di grappa,
- zucchero in granella,
- sale.
Istruzioni
- PER LE FUGASETTE
- NELLA PALENETARIA METTIAMO LA FARINA ASSIEME AL LIEVITO E AZIONIAMO,
- VERSIAMO MANO A MANO
- ZUCCHERO
- VANILLINASCORZA DI LIMONE CON UN PO DI SUCCO
- UOVA
- SALE
- EBURRO LIQUEFATTO CHE DEVE ESSERE TIEPIDO...AMALGAMIAMO BENE
- ORA AGGIUNGIAMO AL NOSTRO IMPASTO IL LATTE UN PO ALLA VOLTA
- DOPO CHE I NOSTRO IMPASTO E' BELLO COME QUELLO DEL PANE LO RIPONIAMO A LIEVITARE IN UN POSTO CALDO PER CIRCA 3 ORE
- DOPO LA PRIMA FASE DI LIEVITAZIONE LO RIPRENDIAMO
- LO LAVORIAMO NUOVAMENTE E LO RIMETTIAMO A LIEVITARE
- DOPO CIRCA 4 ,5 ORE DI LIEVITAZIONE LO PRENDIAMO LO DIVIDIAMO IN PEZZETTI E FACCIAMO DELLE PALLINE CHE METTEREMO SULLA PIASTRA DA FORNO A RILIEVITAREPER.30 MINUTI BAGNIAMO CON IL LATTE LA NOSTRA FUGASETTA E DECORIAMO CON GRANELLA DI ZUCCHERO
- ALTRI 10 MINUTI DI LIEVITAZIONE
- METTIAMO IN FORNO A 160° VENTILATO
- LA RICETTA PATRIZIA DELLA FUGASSA
- i vari passaggi riponete l'impasto nella palnetaria e impastare
- impastate un po’ di farina con il lievito
- , unendo qualche cucchiaio d’acqua tiepida O LATTE
- . Coprite e fate riposare un paio d’ore al caldo o almeno in luogo tiepido,
- quindi aggiungete al primo impasto altrettanta farina e acqua tiepida.
- Reimpastate bene,
- coprite e lasciate riposare per altre due ore.
- Successivamente ripetete l’operazione a intervalli di due ore, per altre quattro volte, aggiungendo al posto dell’acqua tuorli d’uovo, uova intere,
- zucchero e burro in proporzione alla farina aggiunta,
- in modo da ottenere ogni volta un impasto lavorabile.
- Dopo le ultime due ore di riposo, aggiungete all’impasto un pizzico di sale e ancora un bicchierino di kirsch, delle scorzette d’arancio tagliate minute, della cannella in polvere, un pizzico di vaniglia, il tutto macerato per un paio di giorni nella grappa. Lavorate ancora la massa fino ad ottenere un impasto ben omogeneo, tenero, elastico e lucente,
- che porrete in un apposito stampo, meglio se a forma di colomba,o quello del panettone che si trova nei supermercati. Bagnate la superficie con dell’albume d’uovo
- prima tenuto da parte, cospargetevi sopra dei granelli di zucchero e mandorle spezzate,
- fatelo quindi cuocere in forno a temperatura 160° ventilato, fin che assume un bel colore marroncino-dorato. ù
- SERVITE
- UNA VOLTA RAFFREDDATO POSSIAMO FARCIRLA CON LA PANNA,E DECORARLA CON IL MARZAPANE.....NATALE....